Ômina Romana

Velletri - RM

Una cantina vitivinicola ubicata a Velletri, tra le colline verdeggianti di origine vulcanica dei Colli Albani a 25 km dalla costa del Mar Tirreno, inserita nella zona dei Castelli Romani. Il nome ÔMINA ROMANA è un omaggio alle origini viticole della zona, da cui i Romani sono partiti alla conquista del mondo portando con loro la vite e insegnando a coltivarla. Era buona abitudine degli antichi romani leggere nelle stelle e negli eventi atmosferici gli andamenti dei raccolti: ÔMINA infatti significa “buoni presagi”. L’attenta ricerca dei nomi dei vini è ispirata alle divinità agresti dell’antica Roma, e per questo oltre alla selezione premium Ars Magna, troviamo al top della gamma la Ceres Anesidora I, dea materna della terra e dei raccolti.

Il territorio che accoglie i vigneti di ÔMINA ROMANA è situato in un’area storicamente dedita alle produzioni viticola ed è una zona ancora prevalentemente agricola. Dalle colline vitate si affacciano ad est le montagne dei Monti Lepini, ad ovest la caldera esterna del Vulcano dei Colli Albani e a sud verso il mar Tirreno. A rendere questa zona ideale per una viticoltura di qualità sono diversi fattori pedoclimatici, per primo il terreno di origine vulcanica, che insieme al particolare microclima con i venti e l’escursione termica, determinano la caratteristica del “TERROIR” e l’identità dei vini.

La visione che ha ispirato la scelta progettuale di ÔMINA ROMANA è la volontà di creare una nuova realtà vitivinicola attraverso la massima qualità dei prodotti come risultato tra passione, rigore e scienza insieme ad un ecosistema ricco di biodiversità. L’analisi pedologica ha permesso di scoprire una vera mappa dei terreni per interpretarla nel rispetto delle uve più adatte. La tecnica è applicata per rispettare e proteggere ciò che il territorio ha già reso perfetto in un principio di sostenibilità e in un’ottica innovativa nell’interpretare il ruolo del lavoro dell’uomo in vigna in ottima sinergia con la natura circostante. La filosofia produttiva di ÔMINA ROMANA si basa sui nuovi vigneti in forma di allevamento a filare (cordone speronato e guyot) con alta densità di impianto: 5.600-6.400 barbatelle per ettaro e le vigne sono state piantate seguendo un progetto paesaggistico di eleganza e uniformità. Le produzioni si attestano tra i 40 e 70 qli per ettaro a seconda della varietà e l’obiettivo enologico. La lavorazione in vigna viene fatta con tecnologie e macchine a basso impatto ambientale, per salvaguardare l’integrità dei suoli, la biodiversità attorno alle coltivazioni, gli inerbimenti naturali, la risorsa idrica e la salubrità dell’aria. Una sostenibilità ottenuta anche attraverso l’area di “fitodepurazione” per il recupero delle acque di lavaggio sia delle macchine agricole che della cantina.

In cantina avviene l’intero ciclo di vinificazione in piccole masse delle singole varietà ed anche dei diversi cloni per garantire le diverse caratteristiche che il terroir imprime alle uve. L’obiettivo è riuscire a far esprimere il carattere ad ogni annata, in modo tale che i vini possano essere apprezzati già da giovane pur potendo invecchiare e maturare. La raccolta è manuale con piccoli rimorchi vibranti (tecnologia Sthik importata dalla Francia) e l’arrivo in cantina è immediato e di piccole quantità. Qui gli acini migliori vengono selezionati per la successiva trasformazione a temperatura controllata. Per i vini bianchi si utilizza l’impiego del ghiaccio a secco sull’uva appena vendemmiata per vinificare con una tecnica che fa rompere delicatamente la buccia e consente di ottenere il mosto senza pressatura, mentre per i vini rossi la vinificazione punta a estrarre solo la materia più nobile.
I vitigni utilizzati sono per il 60% di varietà rosse tra cui: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Cesanese ed il restante 40% di uve bianche quali Chardonnay e Viognier. Diverse sono le etichette e suddivise in base alle diverse linee e tipologie di prodotto. Nel 2017 sono state 150.000 le bottiglie prodotte con una produzione massima di 45-70 qtl/ha con una densità in vigna di 5.600-6.400 piante per ettaro.